Per raccontare la luce della Calabria bisogna cominciare dagli oltre 300 uomini, donne, bambini che i proiettili della ‘ndrangheta e l’oblio hanno trasformato in ombre. Alcune tanto evanescenti da essere rimaste per anni addirittura senza nome ma tutte, a ben guardare, capaci di lasciare impronte.
Ci siamo messi dietro queste tracce convinti che alle vittime innocenti delle cosche si debbano restituire corpo, voce e posto nella memoria. Come un dovere. E nelle loro impronte, più o meno grandi e profonde, abbiamo scoperto quelle della migliore Calabria, ombra anch’essa insieme con loro. Raccogliere e ricomporre tracce di singoli passaggi, insomma, per ricomporre il senso di un cammino collettivo, il profilo di una comunità viva.
Abbiamo per questo immaginato il sito “Impronte ed Ombre” come un’ideale “città della memoria”. Uno spazio virtuale in cui, rifuggendo da facili esercizi celebrativi o consolatori, le vittime ritornano cittadini, uomini e donne con affetti e valori, testimoni capaci di parlare al presente e di fornire esempi credibili. Una città di calabresi testardi ed orgogliosi come Rocco Gatto, liberi ed onesti come Cecè Grasso, impegnati ed appassionati come Peppe Valarioti. Una città di donne e bambini, tanti.
Di commercianti ed imprenditori; di carabinieri, poliziotti, vigili urbani e magistrati; di musicisti, fotografi, impiegati. L’abbiamo costruita con uno stile agile, dinamico e multimediale, raccogliendo testimonianze di familiari ed amici, tracciando percorsi tematici, raccontando luoghi e vicende. Una città tutta da esplorare, insomma. Ma non solo. Finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della gioventù, nell’ambito di un progetto volto a costruire percorsi di impegno civico nella provincia di Reggio Calabria, coinvolgendo giovani calabresi e utilizzando i linguaggi dell’arte, il sito si offre infatti come uno strumento al servizio della costruzione di un immaginario antindrangheta. Condizione indispensabile per una nuova cittadinanza attiva e partecipe. Una città da conoscere, quindi, per poter ripartire tutti insieme.