Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, agguato ai carabinieri

Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, entrambi carabinieri, sono stata uccisi da un commando mafioso a Scilla, in provincia di Reggio Calabria il 18 gennaio 1994. 36 anni il primo, 31 il secondo, entrambi sposati con figli. Garofalo originario di Scicli, in provincia di Ragusa e Fava di Taurianova, nel reggino erano in servizio al Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palmi quando sono stati uccisi a colpi di mitraglietta calibro nove e kalashnikov. “La ’ndrangheta questa volta ha davvero alzato il tiro. Ha scelto l’opzione stragista come Cosa nostra. Non solo attaccano i carabinieri, ma lo fanno anche con un’azione eclatante, sull’autostrada”. Perché? “Quella sera in zona ci sono cinque toghe del pool antimafia di Messina. Giovanni Lembo, della DNA, il procuratore aggiunto Pietro Vaccara e i sostituti Franco Langher, Carmelo Marino e Gianclaudio Mango sono al supercarcere di Palmi dalla mattina. Stanno interrogando il boss Antonio Sparacio che ha fatto sapere che intende collaborare. Nella scorta ai cinque magistrati ci sono i due carabinieri Fava e Garofalo. Soltanto per un caso non accompagnano i magistrati fino ai traghetti a Villa San Giovanni”. (Dimenticati, Danilo Chirico Alessio Magro)

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