Sergio Cosmai, il direttore che dava fastidio

Sergio Cosmai era il direttore del carcere di Cosenza, è stato ucciso il 12 marzo 1985 con undici proiettili calibro 38 mentre era alla giuda della sua Fiat Cinquecento. Stava andando a prendere all’asilo la figlia Rossella di tre anni, la moglie Tiziana era incinta del secondo figlio che nasce dopo un mese dalla morte di Cosmai.“I pentiti rivelano che Cosmai è stato ucciso perché aveva osato imporre regole ferree ai detenuti. Durante una protesta in carcere, non aveva ceduto alle richieste provocatorie dei rivoltosi, ordinando un blitz per ristabilire l’ordine. Come da regolamento. Ai boss della ’ndrangheta cosentina, rampanti e feroci, Cosmai dava fastidio”. (Dimenticati di Danilo Chirico e Alessio Magro)Nel maggio 2010 la sentenza della Corte d’Assise di Catanzaro sancisce che il direttore del carcere è stato ucciso su ordine del boss di Cosenza, Franco Perna. Paga due colpe Cosmai: ha imposto il rispetto delle regole e, soprattutto, ha calpestato l’aura di boss di Perna, detenuto nel penitenziario di Via Popilia proprio durante la sua gestione.

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