Era il 29 settembre del 1994 quando, sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria, nei pressi dell'uscita di Vibo Valentia, l'automobile su cui viaggiava Nicholas insieme ai genitori venne scambiata per quella di un gioielliere e colpita da proiettili sparati da due rapinatori. Seguirono due giorni di coma, quindi il decesso, il primo ottobre, al Policlinico di Messina, e la decisione dei genitori di autorizzare l'espianto degli organi. Cuore, fegato, pancreas, i due reni e le cornee: sette persone ebbero salva o migliorata la vita. Centina di migliaia di persone si strinsero idealmente intorno alla famiglia, con lettere, messaggi e attestazioni di stima.