Stella Lamanna è la protagonista di una storia di gelosia morbosa. E' una giovane vent'enne di Polistena, figlia e sorella di due ragazzi, quando si innamora di un pecoraio che tutte le sere passa sotto la sua finestra. Un amore innocente e forse platonico, fatto di sguardi e di timidi dialoghi. Ma questa storia non piace alla madre della ragazza che, donna autoritaria e corpulenta, le vieta qualsiasi rapporto col giovane, le nega il matrimonio e impone al marito di non fare più uscire di casa la figlia. Inizia così per Stella un calvario, lungo 12 anni. Viene segregata, umiliata e trattata come una schiava, rinchiusa in una stanza-deposito con un misero giaciglio, senza cuscino e senza coperte, abbandonata a sè stessa e vestita di stracci. Sono anni difficili e la povera Stella tenta di chiedere aiuto gettando più volte bigliettini dalla finestra, che mai nessuno leggerà o prenderà in considerazione. Come spesso accade infatti, tutti sapevano ma nessuno ha ritenuto opportuno denunciare alle autorità la tragica vicenda che viene scoperta per caso dagli inquirenti. Quando i carabinieri fanno irruzione nell'abitazione dei Lamanna la scena che si presenta loro davanti è surreale. Trovano Stella 32enne, il volto raggrinzito e la pelle verde, è piena di angiomi in tutto il corpo, ha delle cisti al seno e un sistema nervoso è al limite dell'equilibrio. E' una donna distrutta, nel corpo e nell'animo. Il padre e due fratelli vengono arrestati per sequestro di persona e maltrattamenti, la madre non viene portata in galera perchè malata di cuore. Stella, portata d'urgenza in ospedale, dopo poche ore inizia a raccontare di quella tragica esperienza, delle motivazioni e dei maltrattamenti subiti da quali sarà difficile riprendersi.
Accade a Polistena, una cittadina del Sud, ma sembra storia di fine Ottocento. Per una amore vietato una ragazza è stata segregata per dodici a
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