Antonino (Nino) Moio, omicidio senza colpevole

Antonino Moio, detto Nino, è un giovane 27enne di Palizzi, ha una vita tranquilla e un lavoro nei campi. La mattina del 29 novembre 1996, come tutti i giorni, deve raggiungere la sua porcilaia in contrada Guni e cerca la compagnia di un amico. Suona a casa Fava e chiede di Antonino. Il ragazzo non c'è, ha accetato un lavoro in un centro commerciale a Bova ma trova Celestino, il fratello gemello, che si offre di accompagnarlo. Giunti nella proprietà, lontana dal centro abitato, Nino va ad accudire gli animali mentre Celestino rimane vicino all'auto. Questo equilibrio viene sconvolto dall'arrivo di un'altra auto, probabilmente una jeep, con a bordo due persone che uccidono a sangue freddo Nino e lo fulminano davanti al recinto della porcilaia, vittima designata di una vendetta trasversale. Il delitto ha però uno scomodo testimone, Celestino, che viene visto dai killer e trucidato non lontano dall'auto, colpevole di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. 

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