Pasquale Andreacchi ha 18 anni e una forte passione per i cavalli. E' un ragazzo semplice, un gigante buono di circa 2 metri, che ha una vita tranquilla. L'11 ottobre del 2009 Pasquale scompare a pochi passi dal centralissimo corso Umberto I nella sua città, Serra San Bruno. Inspiegabili sono le ragioni di quella sparizione. Si parla, sui quotidiani locali, di una potenziale pista riferita all'acquisto non pagato di alcuni cavalli e ad alcune minacce subite dal padre del ragazzo. Passano mesi, inutili sono gli appelli di genitori e amici, Pasquale non si trova. Fino al dicembre dello stesso anno. All'alba di giorno 9, due netturbini trovano dentro un cassonetto un cranio con un buco all'altezza della fronte e un femore piuttosto lungo. Il 27 dello stesso mese, in un bosco di castagni, un cacciatore rinviene resti umani e degli indumenti. Due tragiche scoperte che portano all'individuazione del corpo dilaniato del giovane Pasquale. Una morte atroce che ancora oggi non ha nessun colpevole.
La notizia è circolata solo ieri, ma la Procura vibonese aveva archiviato già un anno fa il caso dell’omicidio di PasqualeAndreacc
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