De Maio trova i killer sulla sua strada il 27 marzo del 1985: sta tornando a casa con sua figlia Antonella di diciassette anni che frequenta il liceo a Locri. Alcuni uomini armati fermano la corsa della loro auto, una Ritmo rossa, e costringono De Maio a scendere dalla macchina e a seguirlo. Antonella prova a chiamare aiuto: «Mentre scappavo», dice, «ho sentito gli spari, ma non pensavo che l’avessero ucciso». Si sbaglia. Quando viene ucciso, De Maio è sindaco da dieci anni. Le indagini coinvolgono la cosca Barbaro, ma le accuse non reggono. La notte di Capodanno dell’85 il Comune viene bersagliato da colpi di fucile, forse un avvertimento per frenare il tentativo dell’amministrazione DC di recuperare diversi terreni demaniali che i Barbaro utilizzano come pascoli. De Maio, in un processo contro 133 ’ndranghetisti della Locride, aveva sostenuto che la mafia non esiste.
"Venite a Platì", diceva Domenico Natale De Maio, 46 anni, da nove sindaco di questo piccolo centro dell'Aspromonte orientale, "non è il
LEGGI IL DOCUMENTOMimmo De Maio, protagonista nel '78 dello storico sorpasso dei comunisti che guidavano il comune da 15 anni, è stato crivellato di colpi di pis
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