Cristian Galati, la ricerca della verità

Cristian Galati, ventiquattro anni, è uno dei sei fratelli di Valentino, ucciso per il tradimento con la donna di uno ndranghetista, e non si rassegna quella morte, vuole giustizia e la vuole subito, senza attendere indagini che non portano a nulla.Fa domande in giro, scava. Poi accade qualcosa. In paese brucia l’auto di un uomo in odore di ’ndrangheta, Santino Accetta. In casa Galati arrivano telefonate di minaccia: per quell’incendio accusano Cristian. Lui reagisce, in paese volano parole grosse in più di un’occasione. Minacce e insulti. Insulti e minacce. Forse il ragazzo, incensurato, è caduto come il fratello nelle grinfie della ’ndrangheta. La notte di San Silvestro del 2008, Cristian attende con gli amici l’arrivo del nuovo anno in un locale di Filadelfia. Quando la mezzanotte è passata ormai da un pezzo se ne va, diretto a casa. Lungo la strada lo bloccano e lo rapiscono. Prende un sacco di botte. Hanno deciso di farlo fuori e lo portano in un bosco a Curinga. Ancora botte, un pestaggio tremendo a colpi di martello, che piovono nonostante gli scongiuri e le implorazioni. Poi lo legano a un albero, lo cospargono di benzina e lo bruciano vivo.

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