Potrebbe essere legata al rapimento Casella la morte di Don Giuseppe Giovinazzo. Il parroco di Moschetta di Locri, è stato decapitato a colpi di fucile e pistola il 1° giugno 1989 nei pressi del santuari di Polsi (San Luca d’Aspromonte), luogo di culto religioso e ritrovo annuale del summit ’ndranghetista. Don Giovinazzo si occupava della processione rituale che si celebra ogni anno nel settembre (era economo aiutante del responsabile del santuario don Giosafatte Trimboli), e che vede migliaia di pellegrini, ma anche decine di boss, affluire in pellegrinaggio in Aspromonte per rendere omaggio alla Madonna della Montagna. Il 31 ottobre 1985 aveva celebrato le nozze dell’allora latitante Giuseppe Cataldo di Locri. Don Giovinazzo insegnava religione alle medie di Locri e, sposalizio del latitante a parte, non aveva mai fatto parlare di sé.
Un busto di don Giuseppe Giovinazzo, il sacerdote di 53 anni, ucciso in un agguato di stampo mafioso il primo giugno del 1989 sulla strada che da Mont
LEGGI IL DOCUMENTODue killer l'attendevano al varco. Il cadavero scoperto dopo 16 ore all'interno di una 126.
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LEGGI IL DOCUMENTODon Giuseppe Giovinazzo, 53 anni, parroco di Moschetta, una frazione di Locri, collaboratore di Don Giorgio Trimboli, rettore del Santuario Mariano di
LEGGI IL DOCUMENTONessun passo in avanti nelle indagini svolte dagli inquirenti. A piangere don Giovinazzo c'erano solo i suoi parrocchiani.
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