Il brigadiere Rosario Iozia, ha venticinque anni, comanda la squadriglia di Cittanova, specializzata nelle ricerche in Aspromonte [...]. Il 10 Aprile 1987, dopo il lavoro, la sua Regata esce dal paese, supera il bivio Barco, percorre ancora quasi un chilometro, poi all’altezza del ristorante La Petrara gira a destra. È di lì a pochi metri che succede qualcosa [...]. Attraversano la strada degli uomini e cercano di nascondersi nell’uliveto che c’è dall’altro lato [...]. Si guarda attorno, vede che gli uomini sono armati, gli sembra di riconoscere un latitante [...]. Così rallenta, provando a non dare nell’occhio, si ferma ma lascia il motore acceso, senza farsi notare prende la pistola d’ordinanza che tiene nel cruscotto. Poi esce di scatto dall’auto, intima l’alt ai malviventi. Due pallettoni calibro 12 lo centrano in pieno. L’unico colpo che spara, lo spara quando ormai è tardi. Non raggiunge l’obiettivo. Iozia cade a terra.
L’11 aprile prossimo, alle ore 10.30, presso la chiesa Matrice di Cittanova, nel 30° anniversario dell’omicidio, sarà commemora
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