Aveva appena dieci anni Marcella Tassone quando è stata massacrata assieme al fratello pregiudicato Alfonso a colpi di lupara e definitivamente uccisa da un colpo di pistola alla testa. Succede a Laureana di Borello, nella piana di Gioia Tauro. Erano da poco passate le 20.30 quella sera del 23 febbraio del 1989, quando il ventenne Alfonso stava riaccompagnando la sorellina Marcella a casa dai genitori. In fretta, subito dopo cena, per vedere il Festival di Sanremo. In contrada Vecchio Macello, una zona disabitata del paese, sulla vecchia strada provinciale, è scattato l' agguato. Da dietro un muretto sparano almeno in due contro l' automobile. E' un fuoco incrociato che dura per alcuni minuti. Per Alfonso e la sorellina non c' è scampo. Muoiono all' istante. I loro corpi sono irriconoscibili. Poi i colpi di pistola, una calibro 765, hanno fatto il resto. Per quasi due ore Marcella ed il fratello restano nella Alfetta, senza che nessuno si accorga di niente e solo dopo le 22 scatta l' allarme, forse con una telefonata anonima ai carabinieri di Gioia Tauro. La scena per gli inquirenti è raccapricciante. L' efferatezza usata dai killer per consumare il duplice delitto lascia di stucco carabinieri, polizia e magistratura. Ma perché questo delitto? Perché uccidere una bambina di dieci anni? (Filippo Veltri, La Repubblica)Probabilmente perchè Marcella aveva riconosciuto l'uomo che aveva ucciso il fratello e chiamandolo per nome aveva segnato la sua condanna a morte.
Piange la mamma di Marcella e si aggrappa alla bara di noce smaltata di bianco all' ultimo momento. Piange e parla con voce flebile alla sua bambina t
LEGGI IL DOCUMENTOOtto colpi di pistola sul corpo della bambina, è l'ultimo episodio di una faida tra clan della 'ndrangheta calabrese. La famiglia Tassone ne pa
LEGGI IL DOCUMENTOCosa videro per l'ultima volta i suoi occhi verdi? Erano gli occhi di Marcella Tassone, la cui unica colpa era quella di essere la sorella del pregiud
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