Mariangela Passiatore, sequestrata e uccisa

Mariangela Passiatore aveva 48 anni ed era una comune turista che aveva deciso di passare le sue vacanze estive a Brancaleone, in provincia di Reggio Calabria. Anche quella domenica d’agosto Mariangela è nella villa affittata dal marito, l’industriale Sergio Paoletti, ma intorno alle dieci e mezza di sera del 28 agosto 1977, la sua vita cambia per sempre. Cinque persone armate entrano nella villa e dopo aver fatto razzia di soldi e gioielli rapiscono Mariangela. Quando scatta l’allarme, la donna è già nelle mani dell’Anonima sequestri che chiede un riscatto di 150milioni di vecchie lire. Nel frattempo, Giulio Cotroneo, amico di famiglia, viene ucciso a colpi di lupara il 13 settembre a Bruzzano Zeffirio, probabilmente per aver fatto troppe domande. Vani tutti i tentativi di Paoletti di ritrovare la moglie viva. Solo dopo 38 anni dal sequestro si scopre la verità dalle parole di un padrino delle cosche calabresi trapiantato a Milano, Mariangela è stata stuprata e poi uccisa a bastonate dagli ndranghetisti in Aspromonte.

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