Rossella Casini, un amore da faida

Rossella Casini aveva venticinque anni, era una studentessa fiorentina di psicologia. Figlia unica scompare il 22 febbraio 1981, solo dopo 13 anni si scopre la verità. Rossella è stata rapita, violentata, fatta a pezzi e gettata nella tonnara di Palmi. La sua unica colpa quella di essersi innamorata di Francesco Frisina e di averlo convinto a rompere le leggi dell’omertà. Vittima per amore di una faida calabrese. Il silenzio viene rotto dai pentiti: Rossella è stata uccisa per aver convinto il fidanzato a fare i nomi di alcuni assassini di Palmi, e perché lei stessa aveva raccontato tutto quello che sapeva. Un agghiacciante verità che il padre Loredano ha appreso dai giornali. Bionda con gli occhi azzurri, Rossella era una ragazza come tante altre. A Santa Croce si innamora di Francesco Frisina, un nome scomodo nell’ambiente dei clan. Dopo la morte del suocero e il ferimento del fidanzato, Rossella inizia la sua battaglia convincendo il ragazzo a raccontare tutto ai magistrati fiorentini. Anche lei dice quello che è venuta a sapere e firma la sua condanna a morte. Il suo corpo non è mai stato ritrovato e i suoi genitori sono morti di dolore, senza avere giustizia.

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