Fabrizio Pioli aveva trentotto anni e faceva l’elettrauto a Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria. Si era innamorato di Simona Napoli, una donna sposata. Il 23 febbraio 2012 l’uomo scompare, il suo sarà un delitto d’onore.A lanciare l’allarme della scomparsa era stata proprio la donna. L’auto di Pioli viene trovata carbonizzata, ma il suo corpo è rinvenuto solo un anno dopo, fondamentale è la confessione di Antonio Napoli, padre di Simona, latitante, poi costituitosi davanti ai Carabinieri di Melicucco. Il cadavere era stato gettato in una fossa profonda due metri e poi ricoperto di terra.Per gli inquirenti fu proprio Napoli, assieme ai suoi familiari, ad ammazzare Fabrizio “reo” di aver intrapreso una relazione con la figlia, Simona, sposata e mamma di un bambino. Un delitto d’onore dettato dalla sete di vendetta per l’uomo che aveva osato ‘disonorare sua figlia’. Fabrizio e Simona si erano conosciuti su Facebook e la ragazza non aveva rivelato il suo vero cognome.I Napoli avrebbero deciso di ucciderlo mentre l’elettrauto di Gioia Tauro si trovava a casa della ragazza, a Melicucco. Simona ha denunciato la sua famiglia poche ore dopo la fuga da casa e vive oggi sotto protezione.
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