Giuseppe Tizian, il bancario di Locri

Giuseppe, Peppe Tizian aveva trentasei anni ed era un funzionario del Monte dei Paschi di Siena di Locri, in provincia di Reggio Calabria, La sera del 23 ottobre del 1989 viene assassinato, mentre stava tornando a Bovalino, a bordo di una Fiat Panda, lungo la statale 106. I colpi di lupara lo raggiungono all'altezza dell'area archeologica e del museo della Magna Grecia di Locri.Secondo gli investigatori era un funzionario integerrimo, nonostante si sia subito profilata la pista legata all'attività bancaria, le indagini  non hanno prodotto risultati.“Non c’è dubbio, Peppe Tizian è morto sul colpo. D’istinto la sua mano sinistra ha afferrato la cintura dell’auto un attimo prima di scivolare tra le gambe immobili, mentre il corpo si è accasciato senza vita sulla destra, la testa appoggiata al sedile di fianco sopra i fumetti di Peter Pan. Gli occhi sbarrati e la bocca chiusa nel silenzio imposto dalla ’ndrangheta. Sulla moquette, i fumetti di Pinocchio galleggiano nel sangue. Non ci sono testimoni. Nessuno ha visto o forse nessuno ha voluto vedere. (…)È nella stanza di Tizian che emerge un’altra pista interessante. La sera stessa dell’agguato, la polizia perquisisce l’abitazione dove Peppe viveva con la madre. Tra le carte del bancario, in un cassetto dell’armadio, c’è la foto di una bionda. Uno dei due agenti del commissariato di Siderno, la riconosce e fa un cenno al collega perché si tratta di Marcella Mittiga, che sanno essere sposata col gioielliere Giuseppe Scarfò. Cercano delle foto che ritraggano Peppe in compagnia di quella signora, ma non ne trovano. Il ritratto di quella donna non dice nulla ai familiari. Era un bell’uomo Peppe Tizian, alto un metro e settantasei, capelli neri e fisico asciutto, sportivo e pieno di risorse. A volte nella Locride si muore anche per questo". (Dimenticati di Danilo Chirico e Alessio Magro)

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