Marilena Bracaglia è una ventiduenne genovese, capelli ribelli e sorriso contagioso. Studia per diventare architetto e la mattina del 18 marzo 1994 sta ancora dormendo. Viene freddata nel sonno da suo cugino Francesco Alviano partito dalla Calabria per giustiziare la madre Maria Teresa Gallucci, zia di Marilena, che è colpevole di avere intrapreso una relazione con un uomo più giovane di lei e disonorato così la memoria del marito, morto anni prima in un incidente.