Giuseppe Bicchieri è un uomo onesto, lavoratore cassintegrato, estraneo totalmente alle cosche. E' un padre e un nonno amorevole. L'otto maggio 1998 Giuseppe è in auto con tutta la sua famiglia: la moglie Annunziata, la figlia Franca e i due nipotini, Giuseppe di otto anni e Mariangela di nove. Si sta dirigendo verso casa dopo aver passato il pomeriggio a scuola della nipote. Ma, lungo quella strada, li attende un tragico destino. L'auto di Giuseppe si dirige nei pressi di un negozio in cui si è consumato un duplice omicidio mafioso. Sono stati appena uccisi Giovanni Polimeni e Vittorio Rustico. Manca all'appello il fratello di Polimeni, scampato miracolosamente all'agguato. Pochi minuti dopo la strage, la Croma di Bicchieri fa il suo ingresso nella piazza prospicente il negozio. Una coincidenza maledetta ribalta la situazione: la vecchia Croma metallizzata di Giuseppe è identica a quella del padre di Polimeni. Il commando teme un contrattacco e inizia a scaricare una raffica di proiettili su quell'auto. Giuseppe e la piccola Maria Angela muoiono sul colpo, il resto della famiglia è in fin di vita. Un tragico destino frutto di una fatale coincidenza.
Mariangela Ansalone (9 anni) e il nonno Giuseppe Bicchi eri (54 anni) restarono Uccisi ad Oppido Mamertina l'8 maggio 1998 perché passavano cas
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