Lucio Ferrami era lombardo di nascita, cosentino di adozione. A 23 anni, durante un viaggio di lavoro in Calabria, conosce la donna che diventerà la sua futura moglie, Maria Avolio. E' un amore felice e appassionato che culmina in un matrimonio e in un nuovo progetto di vita: fondare la Ferrami Ceramiche, un'azienda di vendita al dettaglio di materiale da costruzione. Grazie all'abilità di Lucio, la Ferrami si impone sul mercato, registrando buoni guadagni. Proprio il successo imprenditoriale della coppia spinge la criminalità locale ad una continua e pressante richiesta di estorsione. Ma Lucio è un uomo onesto, non vuole cedere alle richieste, e decide addirittura di denunciare a viso aperto i suoi ricattatori. Racconta ai carabinieri delle estorsioni e indica i nomi dei responsabili, tutti uomini di Franco Muto il «re del pesce» di Cetraro. Nonostante le denuncie però la macchina della giustizia non fa il suo corso. Il 27 ottobre del 1981 Lucio è in macchina insieme alla moglie. Nei pressi di Cetraro viene investito da una scarica di colpi che lo raggiungono in pieno, uccidendolo sul colpo.
Ferrami venne assassinato il 27 ottobre 1981 a Cetraro in provincia di Cosenza. I killer lo colpirono mentre era nella sua auto in compagnia della mog
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