Nicholas Green era un bambino statunitense di sette anni. La sua vita viene stroncata da alcuni rapinatori sull’A3 Salerno-Reggio Calabria, nei pressi dell’uscita di Serre (Vibo Valentia). Era diretto in Sicilia, in vacanza, con i genitori Reginald e Margaret e la sorellina Eleanor, di 4 anni.Il 29 settembre 1994, l’automobile sulla quale viaggiava, una Autobianchi Y10, fu scambiata da alcuni rapinatori per quella di un gioielliere. Una rapina sfociata poi in un omicidio. Dopo un paio di giorni di agonia,ricoverato al centro neurochirurgico del Policlinico di Messina, Nicholas muore e i genitori autorizzano la donazione degli organi. Cuore, fegato, pancreas, i due reni e le cornee vengono impiantati a sette persone. La storia di Nicholas fa il giro del mondo: centina di migliaia di persone si stringono idealmente intorno alla famiglia, con lettere, messaggi e attestazioni di stima. Il gesto dei genitori contribuisce ad abbattere un tabù con il conseguente aumento della donazione. Per il delitto di Nicholas vennero indagati e rinviati a giudizio nel 1995, Francesco Mesiano e Michele Iannello, entrambi originari di Mileto (VV) condannati poi nel 1998 dalla Corte d'Assise d'appello di Catanzaro a 20 anni il primo e all’ergastolo il secondo.
Era il 29 settembre del 1994 quando, sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria, nei pressi dell'uscita di Vibo Valentia, l'automobile su cui viaggiava N
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