Ferdinando Barbalace è un commercialista onesto e rispettato. Quarantaduenne sposato e padre di due bambini è un uomo conosciuto, essendo stato anche consigliere comunale del paese. La mattina del 26 novembre del 1990 Ferdinando, poco prima dell'ora di pranzo, sta rientrando a casa dopo un sopralluogo fatto con un cliente. Percorre in auto la strada che collega Rosarno a Gioia Tauro, nei pressi di San Ferdinando, quando all'altezza di una curva a gomito si accorge di un auto ferma sulla carreggiata. Pensa subito ad un incidente e corre a prestare soccorso. Ma lo scenario è ben diverso. Ferdinando trova riverso a terra Rocco Tripodi, pregiudicato padre di un bimbo vittima di lupara bianca. Non fa in tempo a comprendere la situazione che i Killer di Tripodi lo colpiscono alle spalle a sangue freddo perchè rittenuto un potenziale scomodo testimone.
Ferdinando Barbalace era conosciuto da tutti come un onesto lavoratore. Era un comemrcialista egestiva uno studio di consulenza finanziaria. La mattin
LEGGI IL DOCUMENTOIl 26 novembre del 1990, una curva a gomito di una stradina fra gli agrumeti già scarichi dei loro frutti, nel piccolo comune di San Ferdinando
LEGGI IL DOCUMENTOUna stradina negli agrumeti già stracarichi di frutti nella piana di Gioia Tauro, una curva a gomito, due automobili ferme, cadaveri straziati
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