La mattina del 3 maggio, Pietro e Fortunata Pezzimenti scalano in auto la stradina che dal paese porta a Motticella. La Fiat 500 scura arranca, è carica di tegole che serviranno per ristrutturare la casa di famiglia, e Pietro ingrana la prima marcia. I due ragazzi studiano medicina all’università di Messina, hanno 26 e 24 anni e di certo non si aspettano di cadere in un agguato mentre proseguono a rallentatore tra i tornanti dell’entroterra ionico, circondati dai castagni e dai rovi.