Un no che ti spegne la vita. “Assassinato perchè non si è voluto piegare alla ‘ndrangheta”. Titolavano così i giornali in quel lontano settembre del 1996. Quattro uomini gli spararono contro, concludendo la loro esecuzione con un colpo di grazia. Un imprenditore di 49 anni riverso a terra, in un paesino di poche anime in provincia di Reggio Calabria, Varapodio. Padre di sei figli, il più piccolo di pochissimi mesi, ha continuato a dire “no” ai tentativi di estorsione mafiosa. E la ‘ndrangheta ha deciso di piegarlo con la più estrema delle azioni: l’omicidio.