Lo hanno rapito e ucciso, provando ugualmente a intascare il riscatto. Ma quella del ristoratore 62enne di Figline Vegliaturo, nel Cosentino, è una vendetta per il no all'imposizione della mazzetta. Pochi giorni prima della scomparsa di Aceti, avvenuta il 30 giugno '83, erano giunte infatti le condanne per gli estorsori da lui denunciati alcuni mesi prima. Il quotidiano La Stampa ricostruisce il ritrovamento del cadavere, rilevando le diverse anomalie sulla scena del crimine.