Locri, il coraggio di essere Liliana Carbone. Nella Locri della faida e degli squali, in cui regnano i Cordì e i Cataldo, da sette anni e tre mesi semplicemente parla. Le hanno assassinato un figlio, e l’equazione è tutta qua, semplice e terrificante. Senza soluzione e senza giustizia. E le sue parole sono cunei acuminati, nella carne viva di chi nel silenzio acquiescente vive e prospera.