“Poteva ingerire, volontariamente, una simile quantità di acido muriatico? E’ l’interrogativo attorno al quale ruota la nuova inchiesta istruita dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro sulla morte di Tita Buccafusca. Nata a Nicotera il 7 febbraio del 1974, all’anagrafe era Santa. Per tutti, sin da bambina, invece, Tita. Il pm antimafia Camillo Falvo, disponendo una serie di quesiti sul quadro emerso dall’esame autoptico, indaga sull’ipotesi di omicidio”.