Omicidio Bruno Caccia, perché dopo 33 anni manca ancora la verità. “Vorrei che questo processo si svolgesse in mezzo a una piazza. Così tutti potrebbero assistere a quello a cui stiamo assistendo noi familiari in questo processo. E’ da 33 anni che aspettiamo la verità: è ancora troppo presto per esaminare tutti gli elementi che già sono – ed in buona parte erano da tempo – a disposizione dell’inquirente?” Queste sono le parole con cui Paola Caccia, figlia del procuratore di Torino Bruno Caccia.